VIAGGIO NEL NORD-OVEST DELLA SICILIA
Trapani-Erice-Custonaci-S.Vito Lo Capo-Scopello-Castellamare del Golfo-Segesta-Marsala-Isola di Favignana
20/settembre- MARTEDI’
Partenza dall’aereoporto di Cuneo-Levaldigi con volo Ryanair con destinazione l’aereoporto di Trapani-Birgi.
Dopo le formalità doganali, ritiro dell’auto presa a noleggio e proseguimento per la città di Trapani. Arrivo in Hotel, sistemazione in camera ed inizio visita della città.
Trapani Conta 69.497 abitanti Capoluogo di provincia, è una città con un patrimonio ambientale e culturale di gran valore. Sorge in una zona pianeggiante che si allunga a ridosso del mare. Termina con due punte occupate rispettivamente dalla Torre di Ligny, edificata nel 1671 e dalla quale si gode di una panoramica incantevole della città e delle Isole Egadi, e da un lazzaretto, oggi sede della sezione locale della Lega Navale Italiana.
Poco distante, in mezzo al mare, la Colombaia, o “Castello di Mare” uno dei simboli della città.
La città si caratterizzava per la presenza di quattro torri d’avvistamento: Torre Vecchia, Torre del Castello di Terra, Torre Pali, Torre di Porta Oscura o dell’Orologio. Durante le guerre puniche, il generale cartaginese Amilcare Barca costruì la quinta torre, il Castello della Colombaia. Le quattro torri racchiudevano la città all’interno di un quadrilatero murario. I confini erano segnati dalle attuali via Garibaldi, via XXX Gennaio, Via Torre Pali e via Torre Arsa. Le mura di levante terminavano con un fossato, seguito da un canale navigabile. Il centro urbano venne ampliato in epoca aragonese.
Notevoli le opere storiche da visitare.
Le chiese in città sono moltissime. All'estremità est del centro città, in via Pepoli, sorge il grande complesso dell'Annunziata che è il principale monumento cittadino. Alle spalle dell'altare principale si trova la Cappella della Madonna a cui si accede attraverso un bell'arco rinascimentale, chiuso da una grata in bronzo del 1591. Nei pressi si trova anche l’ex convento che oggi ospita il principale museo della città, il “Museo Pepoli”.
Nel centro storico si susseguono una serie di chiese di notevole interesse: la chiesa di San Francesco d’Assisi, la chiesa dei Cappuccini, la chiesa di San Pietro e quella del Purgatorio, sita nell’omonima piazzetta.
La Cattedrale, in corso Vittorio Emanuele, dedicata a S. Lorenzo ed edificata nel seicento su un precedente edificio trecentesco.

Una delle vie più attraenti della città è via Garibaldi fiancheggiata da palazzi e chiese settecentesche, tra cui emergono Palazzo Riccio di Morana, coronato da statue, Palazzo Milo e la Badia Nuova (S. Maria del Soccorso) una delle chiese più antiche della città.
Il palazzo che chiude in maniera scenografica la via è Palazzo Senatorio (o Cavarretta), la cui facciata è su due ordini scanditi da colonne e statue ed è coronata da due grandi orologi. Accanto si trova la Torre dell'orologio di origini duecentesche.
Da visitare è anche la via Libertà, dove si trovano la chiesa del Carmine, di stile rinascimentale fondata dai Padri Carmelitani, Palazzo Fardella e Palazzo Sanseverino.
Le strade principali, mete di lunghe passeggiate, sono Via G.B. Fardella, che percorre quasi tutta la città, e Corso Vittorio Emanuele. Soprattutto la sera, le vie si affollano di gente che trascorre delle ore nei diversi locali.
Da visitare inoltre: il Museo della Preistoria e Archeologia Marina, sito nella Torre di Ligny e la Riserva Naturale delle Saline che si susseguono nel tratto costiero fra Trapani e Marsala in uno scenario davvero incredibile dove regnano silenzio e tranquillità.
Cena in ristorante, proseguimento della serata, rientro in hotel, pernottamento.
21/settembre- MERCOLEDI’
Dopo la prima colazione, partenza con l’auto alla volta di S.Vito Lo Capo.
Si percorrerà la strada panoramica sulla costa ovest, fino a raggiungere la cittadina di Custonaci.
Visita a questo piccolo centro famoso per l’estrazione del pregiato marmo Botticino. Qui si trova il Monte Cofano e, percorrendo un sentiero è possibile salire fino alla vetta per ammirare il suggestivo panorama : da lì si vedono le coste del Cornino, Bonagia, Castelluzzo, Macari e San Vito.
Proseguimento per San Vito Lo Capo. Vi si giunge percorrendo le strade di contrada Timpone e di Piana di Sopra, da cui si affaccia, a picco sulla baia di Macari, una torre cinquecentesca, e dove spicca, isolata, la cappella di S. Crescenza, antico luogo di culto risalente al XII secolo. Il Santuario, fortificato e dotato di alloggi per i pellegrini nel 1545, era sorto nel 1200 assieme all’antica tonnara quasi come avamposto costiero della città di Monte S. Giuliano (l’odierna Erice).
San Vito lo Capo : paesino originariamente ad economia agricola e marinara, è oggi conosciuto come una delle più importanti località balneari della Sicilia per la bellezza della sua costa la limpidezza del suo mare e per l’estesa spiaggia balneare lunga 3 km con sabbia corallina, detta “spiaggia caraibica”
Nasce alla fine del settecento nel territorio del demanio di Erice, alle falde del M. Monaco, nella baia di sabbia bianchissima posta tra le due punte di Capo S. Vito e Punta Solanto, attorno all’ Vi si giunge percorrendo le strade di contrada Timpone e di Piana di Sopra, da cui si affaccia, a picco sulla baia di Macari, una torre cinquecentesca, e dove spicca, isolata, la cappella di S. Crescenza, antico luogo di culto risalente al XII secolo.
Passeggiata per le vie della cittadina e per assistere all’evento importante “CUS CUS FESTIVAL” che appunto si tiene ogni anno nel mese di settembre (quest’anno dal 20 al 25 sett.) Durante questo periodo la località ospita cuochi provenienti da tutto il mondo che gareggiano per ottenere l’esclusivo premio finale e riconoscimento del miglior cuc-cus. Nel corso della serata si potrà assaggiare il cus-cus cotto in svariate varianti. www.couscousfest.it/
Alla fine della serata, ritorno in hotel a Trapani e pernottamento.
22/settembre-GIOVEDI’
Dopo la prima colazione partenza dall’hotel per la visita alla Riserva dello Zingaro a Scopello.
Durante il tragitto si sosterà a Segesta : antica città greca in cui si trovano i Tempi di Segesta e l’Anfiteatro (sede di numerosi impotanti spettacoli durante la stagione estiva) . Segesta è diventata famosa per la gloriosa vittoria di Garibaldi sull’esercito Borbonico. Il nome deriva dall’arabo, Qal’at Fîmî, che significa Rocca di Eufemio, dal nome dell’emiro che presidiava l’allora fortino sul colle.
Per le sue bellezze storico religiose, la città, fra il Settecento e l’Ottocento, è stata meta di numerosi viaggiatori, fra cui Goethe, Samuel Butler e Jean Houel che parlò della chiesa del Santissimo Crocifisso come una delle più belle della Sicilia.
Da non perdere: il panorama dai resti del castello Eufemio e il parco archeologico di Segesta, uno dei più affascinanti dell’antichità
Proseguimento per Castellamare del Golfo, visita alla cittadina.
Castellamare del Golfo, nasce come Emporium Segestanorum (porto della vicina Segesta). Gli Arabi, al loro arrivo, costruiscono il primo castello, a ridosso del mare.
Negli anni Mille diventa importante fortezza dei Normanni prima, degli Svevi poi e centro di battaglie fra Angioini e Aragonesi. Il paese si trova ai piedi di un’alta montagna lussureggiante di vegetazione, tra due spiagge che circondano lo splendido castello sul mare e il porticciolo.
Proseguimento per Scopello : piccolo borgo situato su un’altura che domina il mare, con poche case che circondano uno splendido baglio seicentesco . Furono gli arabi a fondare Scopello, nome che deriverebbe dal greco “scopelos” (scoglio), dal latino “scopellum” (scoglio) e dall’arabo “iscubul iactus” (scoglio alto), sulle rovine della città di Cetaria (“terra dei tonni”) e a ristrutturare la tonnara, le cui torri di avvistamento si ergono nella stupenda cala limitata dai faraglioni. Le torri risalgono a epoche diverse e costituivano una funzione importante del sistema di difesa militare della zona. Oggi danno un fascino particolare a

Visita poi alla Riserva Naturale dello Zingaro.( superficie di 1650 ettari con una fascia litoranea di circa 7 Km) Luogo immerso tra il verde e le acque cristalline del mare. A piedi si percorrerà la Riserva Naturale ,costa incontaminata, tra calette e strapiombi sul mare cristallino .. Nella riserva si trovano oltre 800 specie di piante rare ed endemiche e nidificano e si riproducono circa 40 specie di uccelli, principalmente rapaci.
Luoghi caratteristici e particolari sono la Tonnara di Scopello ed i Faraglioni , ove acque limpidissime invitano a fare un bagno.
Tipicità della zona è il pane “cunzato
Al termine dell’escursione, ritorno a Trapani per il pernottamento in Hotel.
23/settembre-VENERDI’
Dopo la prima colazione, partenza dall’hotel per Erice. Erice monte che si trova a 800 metri slm. Caratteristico borgo medioevale, ha innumerevoli attrazioni architettoniche lasciate dalle diverse colonie. Ha la forma di perfetto triangolo equilatero, coronato su due vertici dal Castello di Venere, a sud-est, e dalla Chiesa Matrice, a sud-ovest. Al centro, la chiesa di San Domenico è oggi sede del prestigioso Centro Internazionale di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fulcro di un’intensa attività di ricerca scientifica diretta dal Prof. Antonino Zichichi che lo fondò nel 1963.
La città è famosa anche per la particolarissima pasticceria locale, a cui le monache si sono dedicate fin da tempi lontani. Osservando le Chiese, il Castello, le Mura ed i monumenti si notano elementi attinenti al periodo normanno, elimo, romano e tardo medioevale. Dal Castello si gode una vista su tutta la provincia di Trapani e quando le condizioni climatiche permettono si avvistano le coste dell’Africa e quelle dell’isola di Ustica. tutto il mondo durante l’anno. Ha la forma di perfetto triangolo equilatero, coronato su due vertici dal Castello di Venere, a su

Proseguimento per Torre san Teodoro per ammirare la Riserva Naturale Regionale delle Isole dello Stagnone. La Riserva Naturale Regionale Orientata Isole dello Stagnone di Marsala tutela un'area di 2.012 ettari circa, con laguna marina, isole e saline costiere in parte ancora attive; si trova nel Comune di Marsala (TP). La riserva è composta dalle quattro isole e dalla fascia costiera che comprende la salina Genna, la salina Ettore, la salina Infersa e la salina di S. Teodoro Lo Stagnone di Marsala è una vasta area lagunare posta tra la città di Marsala e la Penisola di Birgi. Nell'area lagunare sono distinguibili due bacini, uno meridionale più aperto verso il mare ed uno settentrionale con più marcate caratteristiche lagunari. La profondità media è di circa un metro, con un massimo di tre metri nella parte meridionale ed un minimo di 20 - 30 centimetri in quella settentrionale. Il ricambio delle acque avviene attraverso due bocche: una a sud delimitata da Punta d'Alga e Punta dello Stagnone (1.400 m) e una a nord tra Torre S. Teodoro e Punta di Tramontana (450 m). Parte di questa zona umida era già stata trasformata in salina dai Fenici. Idrisi, noto viaggiatore arabo, ne riporta la prima testimonianza risalente al periodo normanno. Nel 1572 il porto di Trapani era il più importante per l'esportazione del sale, riciesto in tutta l'Europa. Le acque delle vasche di salina seguono il ciclo delle stagioni, tingendosi di mille colori, mentre il cielo si riempie del volo degli uccelli migratori e nidificanti. I mulini sono stati recentemente ristrutturati e riportati agli antichi spendori. L'Isola di San Pantaleo conserva i resti di Mozia, città fenicia fondata alla fine dell'VIII secolo a.C. Sull'isola si trova anche un piccolo ma ricco museo dedicato a Joseph Whitaker, illustre figura di imprenditore e studioso dei primi del Novecento, che effettuò numerosi scavi archeologici. All'interno del museo si può ammirare anche la splendida statua di giovane risalente al V secolo a.C., eccezionale esempio di arte greca.
La macchia mediterranea di spettacolare bellezza riempie dei suoi profumi ogni angolo della riserva, insieme alla vegetazione alofila. Le praterie di posidonia ospitano sotto la superficie dell'acqua una infinita varietà di specie di animali.
Proseguimento per la città di Marsala.
Con un'economia prevalentemente agricola e basata sull'industria del vino. Quinto Comune della Sicilia per popolazione (quasi 90 mila residenti), con un territorio esteso oltre 240 chilometri quadrati, Marsala è una delle principali città siciliane per patrimonio archeologico, monumentale e paesaggistico. Pianeggiante e in parte collinare (max 12 metri sul livello del mare).
Nella storia della Sicilia, Marsala affonda le sue radici nel IV secolo a.C., quando dal mare giungono i Fenici per insediarsi nell'isola di Mozia, la perla archeologica dello Stagnone che i Cartaginesi difendono invano nel 397 a.C. dagli attacchi di Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa. I superstiti si rifugiano sul vicino promontorio di Capo Boeo, e qui fondano Lilybeo. Poi la lunga dominazione dei Romani, sotto i quali fiorisce il commercio e si sviluppano gli affari. Nell'VIII secolo arrivano i pirati Arabi: distruggono Lilybeo e la ribattezzano col nome di Marsa Allah, Porto di Dio (secondo altri Marsa Alì) da cui l'attuale nome Marsala.
Ai musulmani seguono i Normanni e gli Svevi: siamo a cavallo tra il XII e il XIII secolo, durante il quale gli interessi economici della città si spostano dal mare alla terraferma. Marsala diventa centro agricolo, nascono e si sviluppano i feudi nei quali - grazie agli Angioini - si diffondono le colture dei cereali e cresce la pastorizia. Nel 1575 avviene un fatto clamoroso: gli Spagnoli chiudono il porto per fronteggiare le invasioni dei pirati. E' il declino delle attività legate al mare, mentre si avvia la diffusione della viticoltura. Lungo le coste spuntano torri d'avvistamento; nell'entroterra nascono i bagli che scandiscono i ritmi della vita contadina.
Un "rincorrersi" tra mare e terra la storia di Marsala che - nel 1773 - trova un suo punto di equilibrio nel vino grazie agli Inglesi. Prima John Woodhouse (intraprendente commerciante di Liverpool), poi Ingham e Whitaker scoprono e valorizzano la più antica Doc d'Italia: il marsala. I Florio, dieci anni dopo, saranno i primi italiani a commercializzarlo. Nel periodo Risorgimentale, l'11 Maggio 1860 è una data importante per Marsala: sbarca Giuseppe Garibaldi che, con i Mille, avvia da qui l'unità d'Italia. Il resto è storia recente, pressappoco identica a tante altre cittadine del meridione italiano, aggravata dai bombardamenti della 2^ guerra mondiale: l'11 Maggio 1943, il più terribile di tutti. Per l'eroica capacità di ripresa da quel nefasto giorno, Marsala è insignita della Medaglia d'Oro al Valore Civile.
Il centro storico - racchiuso tra Porte e Bastioni - svela musei e palazzi, chiese e monumenti, piazze e teatri. Sulla via della Giudecca ricade il moderno Complesso San Pietro che ospita il Museo civico. Nel Cassaro si fa shopping e si respira l'antico e il moderno di Marsala; mentre artistico e suggestivo è il mercato del pesce, nel quartiere spagnolo. Verso Capo Boeo si estende il Parco archeologico con la Venere Callipige e la Nave Punica, i mosaici dell'Insula romana e la grotta della Sibilla Lilybetana con il Battistero di San Giovanni. Ma l'itinerario artistico e culturale riserva altre tappe: il Convento del Carmine (sede della Pinacoteca comunale), il "regio" teatro Eliodoro Sollima, piazza Loggia con la Cattedrale e Palazzo VII Aprile, il museo con gli Arazzi fiamminghi
Visita alle Cantine Florio e Cantine Pellegrino produttrici di vini Marsala e altri tipici siciliani
In serata ritorno a Trapani, per il pernottamento in hotel.
24/settembre-SABATO
Dopo la colazione in hotel, proseguimento verso il porto di Trapani ed imbarco sulla motonave per l’Isola di Favignana.
Giornata intera dedicata alla visita dell ‘ isola
L'arcipelago delle Egadi, formato dalle isole di Favignana, Levanzo e Marettino (più qualche isolotto e scoglio), è situato nel tratto di mare a nord-ovest di Marsala (TP). La Riserva Marina occupa una superficie di 53.810 ettari e protegge tutto l'arcipelago delle isole Egadi, ad esclusione dell'isola di Levanzo il cui territorio compreso nella riserva è di circa 500 ha
Le escursioni possibili all'interno dell'isola cominciano con la scoperta del Monte S. Caterina (310 metri), sulla cui sommità si arriva dopo aver camminato per circa 45-60 minuti. Da qui si scopre la ricca varietà di piante selvatiche e spezie, tipiche della macchia mediterranea, e le diverse specie di uccelli e conigli selvatici. Se si prosegue si arriva all'antica fortezza, che domina tutta l'isola, in cui è possibile la visita.
Da non perdere è l'accesso alle torri da cui si ammira interamente Favignana e i profili della Sicilia, da Erice a Marsala, di Levanzo e Marettimo particolarmente incantevole al tramonto.
Si consiglia l'escursione all'interno delle grotte di S. Nicola, importanti testimonianze della presenza dell'uomo preistorico. Da lì, affacciandosi sul mare, si scorge l'opera degli antichi romani, denominata "il bagno delle donne", un insieme di vasche, alimentate da canali sottomarini, nelle quali le donne potevano godere, per i loro bagni, di un'acqua sempre calda.
Gastronomia di Favignana
Qui è il tonno il vero protagonista. Sentirete dire spesso "del tonno non si butta niente". Infatti, oltre alla rinomata carne, altre parti di questo prezioso animale vengono lavorate e conservate secondo metodi antichi.
La bottarga, la ventresca, il mosciame,il lattume e la sosizzella sono solo alcuni dei prodotti tipici di Favignana di cui, i vari negozi del centro, sono ben forniti. La pasticceria siciliana, qui a Favignana, raggiunge il top. Cannoli siciliani, marzapane, cassate, cassatelle e biscotti a base di mandorle sono solo alcuni fra i prodotti che troverete. Si impadroniranno della vostra gola al punto da farvi prendere d'assalto le numerose pasticcerie dell'isola.
In serata ritorno in traghetto a Trapani, cena e pernottamento in Hotel.
25/settembre-DOMENICA
Dopo la prima colazione, tempo a disposizione per continuare la visita di Trapani,acquisto di souvenir, pranzo e poi proseguimento per l’aereoportlo Trapani-Birgi, restituzione auto noleggiata, imbarco sul volo per Cuneo.
Fine del viaggio.